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Viterbo - Condanna unanime alll'episodio di venerdì sera
Raid fascista, una vergogna
Viterbo - 26 marzo 2011 - ore 16,45


Giuseppe Parroncini
Riceviamo e pubblichiamo - A Viterbo ormai è stato raggiunto il livello di guardia. Per questo serve una risposta forte e unitaria, in particolar modo da parte delle istituzioni.

Il raid fascista di ieri è solo l’ultimo di una serie di episodi che purtroppo stanno diventando sempre meno eccezione. Di fronte allo stravolgimento delle più elementari regole della convivenza civile sono indispensabili una reazione e una vigilanza democratica.

Gli insulti, le foto ai presenti, i modi intimidatori: sono veri e propri atti di violenza che configurano anche reati. Agli amici di Rifondazione comunista, dell’associazione Fata Morgana, dell’Anpi e dell’Arci va la mia più sincera e totale solidarietà.

Alle istituzioni l’appello, il più forte possibile, di una condanna di quanto accaduto. Una vergogna per tutta la città.

Giuseppe Parroncini
Consigliere regionale Pd


Riceviamo e pubblichiamo - Sinistra Ecologia e Libertà della Tuscia esprime solidarietà al circolo viterbese di Rifondazione comunista, all'Anpi, all'Arci e all'associazione Fata Morgana e a tutti i presenti che hanno visto l'iniziativa organizzata ieri a Viterbo sui crimini fascisti nei Balcani funestata da un raid fascista.

L'ennesimo episodio di intolleranza e di violenza, di cui si rende protagonista ormai da tempo una certa destra viterbese che ha fatto dell'intimidazione la propria bandiera, ci preoccupa, come crediamo preoccupi tutti i cittadini viterbesi democratici.

Leggiamo con piacere che gli organizzatori danno appuntamento per oggi alle 18 sempre alla sala Gatti per la mostra fotografica "Morale della Favola. Volti e luoghi della Resistenza nella Tuscia".

Crediamo sia questo il modo migliore di rispondere alle intimidazioni: non abbassare la testa, né girarla dall'altra parte.

Sinistra Ecologia e Libertà della Tuscia


Riceviamo e pubblichiama - Ciò che è accaduto ieri alla sala Gatti durante l'iniziativa di Rifondazione Comunista, Arci, Anpi, Associazione Fata Morgana, attiene al modo più sbagliato e condannabile per la convivenza civile.

L'atto di disprezzo e di intolleranza manifestato dagli appartenenti a Casa Pound di Viterbo, verso chi ha un idea politica diversa, purtroppo non è isolato, ed è ciò che più preoccupa.

Non è questo di ieri un atto che si può liquidare dicendo che è la gioventù a dare cattivi consigli, ma rappresenta in verità un disagio sociale nel rapportarsi con gli altri in un civile e democratico confronto.

Auspico che ogni rappresentante di partito e istituzionale di qualsiasi parte politica, condanni un atto così grave, perchè non si ripeta più, senza aspettare che tutto passi.

C'è una necessità assoluta ed immediata di intervenire in ogni modo ed in ogni luogo, affermado con forza che il dialogo e la differenza di opinioni sono il sale della democrazia.

Miranda Perinelli
Il Segretario Generale Cgil Viterbo


Riceviamo e pubblichiamo - Ieri, durante un incontro organizzato da Rifondazione Comunista, Anpi, Arci e l’associazione “Fata Morgana” si è compiuto un fatto gravissimo: un raid in perfetto stile fascista, un raid che non avremmo mai voluto si verificasse nella nostra città, ma di cui, purtroppo, esistevano ed esistono tutte le condizioni perché si verificasse.

Da troppo tempo la guardia è stata abbassata nei confronti dello squadrismo, da troppo tempo, inascoltati, denunciavamo l’acquiescenza delle istituzioni nel permettere manifestazioni di gruppi eversivi.

Da troppo tempo denunciavamo una sub cultura fatta di simboli ed immagini offensive per la nostra memoria, per coloro che hanno combattuto per la democrazia nel nostro Paese, per coloro che hanno permesso che ognuno possa esprimere la propria opinione.

Perché il tema è proprio questo: chi ha dato la sua vita per la democrazia lo ha fatto proprio per permettere il libero e civile confronto delle idee.

E per fare ciò abbiamo bisogno di confrontarci ed analizzare laicamente tutti gli episodi del passato, soprattutto i più complessi, come la storia del fascismo e del post fascismo al confine orientale.

Nell’anno delle celebrazioni per il 150esimo dell’Unità d’Italia è necessario lavorare per creare una memoria e dei valori condivisi, ed era proprio questo l’intento dei promotori della manifestazione di ieri.

Nelle parole di Marco Trulli, presidente dell’Arci proprio questo si legge, nessuno avrebbe vietato un intervento nel dibattito, proprio per trovare, nel libero e civile confronto, una possibilità di incontro.

Gli squadristi hanno dimostrato, al contrario, la loro incapacità di gestire rapporti civili, alla parola sostituiscono automaticamente la violenza, la negazione.

Non è possibile continuare a sopportare queste manifestazioni, non è più ammissibile esecrare gli episodi quando sono avvenuti: tutte le istituzioni ed i partiti politici si assumano le loro responsabilità perché Viterbo e l’Italia non ricada nel gorgo oscuro che ci portò al nazifascismo.

Andrea Egidi
Segretario Provinciale Pd

Alvaro Ricci
Segretario Unione Comunale Pd

Linda Natalini
Per il gruppo Pd al Comune di Viterbo


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