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Oltre cento persone ieri in cammino sulle vie dell’esilio di santa Rosa

Un percorso lungo di rara bellezza tra boschi, sorgenti e castelli medioevali - Nel punto di ristoro su strada Romana anche il latte di mandorle tipica bevanda millenaria ricca di benefici offerta agli ospiti dalle suore nel giorno della festa - FOTOCRONACA

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Viterbo – (p.c.) – Grande successo ieri mattina per la prima giornata della diciottesima edizione del  “Cammino sulle vie dell’esilio di santa Rosa”.

Oltre cento persone hanno aderito all’iniziativa, un’ulteriore conferma, semmai ce ne fosse stato bisogno, che questo evento è ormai diventato un appuntamento tradizionale.

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Già a partire dalle 8 una moltitudine di persone si sono date appuntamento in piazza della Crocetta Viterbo, tutte in tenuta sportiva, per rievocare l’esilio della Santa patrona di Viterbo che, secondo le fonti storiche, avvenne nel mese di dicembre 1250. Rosa, espulsa da Viterbo, si recò prima a Soriano nel Cimino e poi a Vitorchiano prima di rientrare a Viterbo.

E anche quest’anno in tantissimi hanno voluto sottoporsi alla stessa prova di fatica percorrendo un itinerario culturale naturalistico di rara bellezza, tra boschi, sorgenti e castelli medioevali.

Prima della partenza i saluti e gli auguri di buona camminata da parte della sindaca Chiara Frontini. Presenti, tra gli altri, anche Salvatore Menditto presidente dell’ordine dei farmacisti di Viterbo, Alessandra Croci consigliera delegata alla via Francigena, Sergio Berbeglia presidente dell’Associazione “Don Armando Marini”. Nelle giornate precedenti una rappresentanza del Cammino si è recata in visita a frate Agostino Mallucci, sostenitore dell’iniziativa dalla prima uscita del 2005, portandogli in dono una bellissima edizione dei “Fioretti di San Francesco”.

Via Mazzini, la chiesa della Crocetta, il santuario di Santa Rosa, con foto di gruppo sotto la macchina, e poi piazza Verdi, via Rosselli, via Genova, via Belluno e strada Palanzana si sono improvvisamente colorate di persone allegre che hanno iniziato a camminare all’insegna dell’amicizia, della pace e della fraternità.

Lungo la strada Romana nella frazione di Bagnaia, nel punto di ristoro curato da Paola Mangano e Giulio Cecchetti, oltre a bevande varie, anche il latte di mandorle tipica bevanda millenaria ricca di benefici offerta agli ospiti dalle suore di Santa Rosa nel giorno della festa.

Una bevanda, il latte di mandorle, che nasce nel Medioevo e veniva prodotta all’interno dei  monasteri, non contiene lattosio, ha un contenuto inferiore di proteine, ed è ricco di fibre, vitamina E, magnesio, selenio, manganese, zinco, potassio, ferro, fosforo, calcio e tende a favorire la digestione. E’ molto utile per i muscoli e la pelle, è ricco di energia e grazie al suo basso contenuto di carboidrati non comporta l’aumento del livello degli zuccheri nel sangue. Bevanda ideale per i camminatori sulle vie dell’esilio di Santa Rosa. Una parte dei dolci sono stati donati all’associazione dell’emporio solidale di Viterbo.

Dopo il punto di ristoro tutti dentro al bosco percorrendo strade, sentieri e mulattiere, fino a Soriano nel Cimino, tra querce e castagni, incontrando testimonianze materiali di interesse naturalistico e culturale: antiche “pestarole” in pietra di peperino, fontanili, sorgenti, tracce di antichi camminamenti pavimentati in pietra vulcanica, fontanelle scavate nella pietra, e una chiesetta, quella della santissima Trinità, edificata anticamente dai frati agostiniani all’interno del bosco quale buon luogo di ritiro e meditazione.

Pranzo presso le sorgenti dell’Acquaspasa a cura di “Sapori d’Italia” di Clelia Picano.

La passeggiata è stata anche l’occasione per pulire il bosco dalla plastica inquinante. In particolare numerose cartucce abbandonate a terra dai cacciatori. Un vero peccato la soppressione del treno da Soriano nel Cimino a Viterbo che ha creato moltissimo disagio ai partecipanti. Una vera vergogna per il nostro territorio.

L’iniziativa, organizzata dall’associazione culturale Take off, presieduta da Silvio Cappelli, è stata patrocinata dal sodalizio facchini di Santa Rosa, dalla Gramas – rete delle grandi macchine a spalla – patrimonio immateriale Unesco, dai comuni di Viterbo, Soriano nel Cimino e Vitorchiano e dalla Gea – gestione educazione ambientale.

Domenica prossima 18 settembre: appuntamento a Soriano nel Cimino in piazza Vittorio Emanuele alle 8,30 per partire in direzione di Vitorchiano. Lunghezza del percorso 16 chilometri circa. Tempo di percorrenza 7,00 ore circa. Servizio ferroviario e orari: partenza da Viterbo ore 6,50 con arrivo a Soriano nel Cimino alle ore 7,22; per il ritorno partenza da Vitorchiano alle ore 17,44 con arrivo a Viterbo alle ore 18,00.  

Domenica 25 settembre: appuntamento a Vitorchiano, all’interno della porta principale del paese, alle 8,30 per partire in direzione di Viterbo con punto di ristoro nei pressi della stazione ex Toma Nord e passaggio nel territorio di Bagnaia. Lunghezza del percorso 15 chilometri circa. Tempo di percorrenza 6 ore circa. Servizio ferroviario e orari: partenza da Viterbo ore 6,50 con arrivo a Vitorchiano alle ore 7,08.

Info 3382129568

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